5.7.06

Il giorno dopo la semifinale

Il giorno dopo la semifinale, tutti mi davano la precedenza, ed erano tranquilli, un po' stanchi forse, ma permeati e avvolti da uno spirito di solidarietà nazionale che mi stupisce ogni volta, e sì che ho visto l'Italia vincere nell'82 e come altre diciasettenni di allora ho fatto il bagno nella fontana del nettuno.
Eppure solo il calcio possiede questa magia, ci fa unire (dov'erano i leghisti? dov'erano le riforme costituzionali e le divisioni degli ultimi mesi?). Solo quella piccola, bruttina, palletta resuscita i moti di un tempo, tutti insieme, tutti amici, tutti italiani.

brava gente saremmo, peccato che ce ne dimentichiamo, speriamo di vincere la coppa, almeno questa splendida sensazione di nazione e di stato durerà ancora per qualche tempo, prima di tornare al nord ed al sud, alla mia regione, alla tua regione, al paesello e alla frazione che da secoli non si possono vedere.

peccato che un campionato duri così poco, peccato che non ci sia altro di altrettanto cosmico e che in mancanza di eventi tragici (guerre, invasioni, orde barbariche, straniero oppressore) l'italiano ritrovi l'italia solo in virtù di un goal che liberatorio permette l'urlo che fu dei nostri nonni, dei tanti morti, degli anonimi eroi che ci credettero..........

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il calcio è come una guerra ludica. Il nostro spirito patriottico si risveglia solo con la voglia di prevalere sull’avversario. E questo mi spaventa. Questo mi impedisce di gioire ipocriticamente in queste “notti mondiali”. Anche io vorrei sentire quella fratellanza italiana che si respira in questi giorni sempre; ma preferisco la verità di una Italia disunita che la falsità di un urlo collettivo ad un inutile pallone che s’infila in una rete. Preferisco il silenzio “dei tanti morti, degli anonimi eroi che ci credettero” davvero, piuttosto del chiasso di caroselli che divinizzano chi non crede nemmeno nel valore di quello sport, ma in quanto quello sport sia in grado di dar loro il più possibile valori materiali.
Grazie. Mi sono sfogato abbastanza!

P.S. Complimenti per la pubblicazione! Leggerò presto il tuo romanzo.